Il servizio invernale è parte integrante della manutenzione delle strade nazionali, fra cui gli interventi su spartitraffico, scarpate e impianti elettromeccanici nonché la pulizia di condotte di drenaggio e aree di sosta oltre che lo sgombero di luoghi d’incidenti.

Tutte queste operazioni sono volte a garantire la massima sicurezza e fruibilità delle strade. Il servizio invernale sulle strade nazionali è previsto per legge ed è disciplinato in 18 norme e testi giuridici. È attivo da ottobre ad aprile.
Il servizio invernale sulla rete nazionale è di competenza della Confederazione. L’espletamento è regolato da apposite convenzioni stipulate dall'Ufficio federale delle strade con le undici Unità territoriali, che possono eseguire le attività direttamente o delegarle a imprese private. Le relazioni con le unità territoriali sono curate dalle cinque filiali dell’USTRA.
La tempestività delle operazioni è assicurata dalla presenza sul territorio di 50 centri di manutenzione e depositi logistici, che intervengono in modo capillare lungo la rete stradale.
Per le autostrade si applicano i massimi livelli di efficienza, che impongono lo sgombero integrale della neve, comprese le misure antigelo.
Di norma è previsto un primo sgombero entro due ore dall’attivazione del servizio. Se continua a nevicare, è necessario ripetere l'operazione.
Per garantire la celerità delle operazioni è attivo un servizio di reperibilità in grado di intervenire entro 30 minuti dalla segnalazione.
I centri di manutenzione dispongono di personale di professioni diverse. Il sovraccarico di lavoro nella stagione invernale è generalmente compensato da periodi più tranquilli durante l'estate. Per far fronte ai picchi invernali, i centri hanno la possibilità di esternalizzare parte delle attività.
Nei costi fissi del servizio invernale rientrano spese di esercizio e monitoraggio, formazione del personale e servizio di reperibilità, ai quali si affiancano i costi variabili per le operazioni antigelo (spargimento di sale) e di sgombero della neve, che variano notevolmente di anno in anno: un inverno rigido comporterà costi elevati per il disgelo stradale, mentre se le nevicate sono poco abbondanti i tempi di impiego degli spazzaneve sono minori. Questi fattori incidono inoltre sui costi orari dei singoli veicoli. Lunghi periodi di freddo non sono problematici per l'infrastruttura stradale: a causare danni e generare spese sono piuttosto le variazioni termiche intorno al punto di congelamento e le precipitazioni.
50 centri di manutenzione e sedi logistiche
Ognuno dei 50 centri di manutenzione è dotato di 5-15 mezzi sgombraneve (larghezza: 3,5-6 m) e veicoli spargisale con una capienza di 4-6 m³ per sale e 2 m³ per soluzione salina. Per i tratti che impediscono la sistemazione a bordo strada sono necessarie apposite pale meccaniche per caricare la neve sui camion.
Tonnellate di sale
All’inizio dell’inverno i depositi sono colmi: nei magazzini (capacità massima 4000 t) e nei sili (capacità 100-400 t ciascuno) sono stoccate 64 000 tonnellate di sale e 1900 tonnellate di soluzione salina pronte per l’uso. I sili hanno il pregio di permettere all’autista di caricare il materiale più velocemente (2-3 minuti) e in modo autonomo.
Di norma, la quantità di sale sparsa a ogni passaggio varia dai 5 ai 20 grammi per m² in funzione delle condizioni meteorologiche. Ogni inverno si distribuiscono da 8 a 40 tonnellate di sale per chilometro di strada.
I sistemi di nuova generazione, dotati di termometri a infrarossi in grado di rilevare la temperatura al suolo in tempo reale, consentono una regolazione dinamica delle quantità di sale, generando un risparmio del 20-25 per cento senza pregiudicare la sicurezza, a vantaggio non solo dell’ambiente ma anche del budget.
Disporre di informazioni meteo affidabili e aggiornate è di vitale importanza per il servizio invernale. I centri di manutenzione dispongono di due fonti principali:
- MeteoSvizzera e altri istituti di meteorologia, che forniscono giornalmente previsioni su misura delle specifiche necessità dei centri, per oltre 20 aree geografiche distinte;
- sistema di sensori integrati nella pavimentazione stradale.
Sensori e stazioni meteo dislocati lungo la rete misurano i seguenti valori: temperatura dell’aria a 2 metri dal suolo, temperatura superficiale, tasso di umidità, punto di condensazione, temperatura di congelamento, precipitazioni, direzione e intensità dei venti, stato della carreggiata (secca, bagnata, residui di sale).
Le stazioni locali forniscono le seguenti informazioni: temperatura atmosferica a 2 e a 5 metri dal suolo, tasso di umidità, punto di condensazione, caratteristiche e volume delle precipitazioni, limite delle nevicate, direzione e intensità dei venti, nuvolosità e stato della carreggiata.
Non esistono obblighi legali che impongono di utilizzare le gomme termiche in inverno. Tuttavia, l’Ufficio federale delle strade (USTRA) le raccomanda vivamente, in quanto indispensabili per una guida sicura nella stagione fredda. Gli pneumatici invernali garantiscono infatti una maggiore aderenza su strade scivolose o ghiacciate. La regola empirica per il loro utilizzo è «da O a P – da ottobre a Pasqua».
Il meteo non segue il calendario
A livello topografico e climatico la Svizzera si estende su un’area molto ridotta: in poche decine di chilometri si passa dal clima mite e scarsamente nevoso dell’Altopiano alle strade innevate delle regioni montane. Se venisse imposto l’obbligo di gomme invernali ad esempio dal 1° novembre, in alcune regioni, o stando alle condizioni meteo attuali, sarebbe già troppo tardi. In altre parole: è difficile fissare una data di decorrenza dell’obbligatorietà valida per tutta la Svizzera.
Cosa s’intende per pneumatici invernali?
La profondità minima del battistrada per tutti gli pneumatici è di 1,6 millimetri. Tuttavia, le caratteristiche di marcia rilevanti per la sicurezza, come aderenza su neve e fango, vengono meno molti millimetri prima. L’USTRA consiglia quindi di montare solo gomme invernali con una profondità del battistrada minima di 4 millimetri (almeno 3 mm per quelle estive). Ulteriori prescrizioni di legge sui requisiti tecnici delle gomme da neve, oltre alla profondità del battistrada, costituirebbero un insieme di norme quasi ingestibile. Questo perché l’offerta di «pneumatici invernali» è ampia: esistono prodotti concepiti per guidare su fondo bagnato dal ghiaccio sciolto per l’azione del sale, oppure i classici pneumatici da neve, o ancora gomme miste o quattro stagioni. Queste ultime, però, sono solo una soluzione di compromesso, poiché presentano svantaggi sia sulla neve sia con temperature elevate su fondo asciutto. Se si viaggia unicamente su strade innevate dell’Oberland grigionese è bene optare per pneumatici con buone caratteristiche di trazione e resistenza alla forza laterale. Chi percorre migliaia di chilometri su autostrade bagnate da neve sciolta sceglierà un altro prodotto. I requisiti per descrivere i tipi di pneumatici consentiti sarebbero quindi estremamente elevati e sproporzionati.
Quando è meglio lasciare l’auto a casa
Per quanto vasta sia la scelta, le prescrizioni di legge relative all’idoneità alla circolazione sono chiare: «i veicoli possono circolare solo se sono in perfetto stato di sicurezza e conformi alle prescrizioni», in modo da rispettare le norme stradali e non mettere in pericolo gli altri utenti. In caso di incidente o di grave ostacolo alla circolazione con pneumatici estivi in inverno, si rischiano multe o persino il ritiro della licenza di condurre e l’esclusione di responsabilità da parte dell’assicurazione. Pertanto, in casi estremi è consigliabile evitare di usare l’auto, seppur dotata di pneumatici invernali, se le condizioni stradali non consentono di proseguire la marcia in sicurezza.
Per prevenire le gelate si impiegano appositi fondenti: si tratta generalmente di miscele saline che impediscono la formazione di ghiaccio sulla carreggiata anche a basse temperature.
L’impiego deve avvenire nel rispetto dell’ambiente, in particolare senza contaminare le acque sotterranee.
Il servizio di manutenzione invernale sulle strade nazionali si attiene alle disposizioni dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), che elenca i materiali autorizzati nell’ordinanza sulla riduzione dei rischi inerenti ai prodotti chimici.
Maggiori informazioni: Prodotti disgelanti (UFAM)