I veicoli a guida automatizzata possono aumentare la sicurezza stradale e migliorare la viabilità, oltre a dischiudere nuove opportunità per nuove soluzioni di mobilità. Dal 1° marzo 2025 saranno consentite tre casistiche applicative.
Video esplicativo sulla guida automatizzata
Guida automatizzata significa che in determinate circostanze il veicolo è pilotato da sistemi tecnologici in autonomia, senza interazione umana. Un mezzo così progettato è in grado di gestire in particolare la marcia longitudinale e laterale (manovre di guida, accelerazione, frenata). Esistono diverse casistiche applicative (v. livelli di automazione).
Attenzione: sistemi di automazione e di assistenza non sono la stessa cosa.
I sistemi di assistenza, detti anche ADAS (ad es. il dispositivo per il mantenimento di corsia), supportano il conducente durante la guida, ma è sempre quest’ultimo ad avere il pieno comando del mezzo e a esserne responsabile. Infatti, non può togliere le mani dal volante e deve monitorare il traffico costantemente. Questo vale anche per sistemi di assistenza tecnicamente avanzati, come quello per il cambio di corsia, in grado di eseguire manovre di guida (controllo di marcia longitudinale e laterale).
Un sistema di automazione invece è in grado di sostituire il conducente, padroneggia diversi scenari di viabilità e può eseguire autonomamente tutte le manovre e l’insieme di obblighi correlati alla guida.
I veicoli a guida automatizzata possono aumentare la sicurezza stradale. La maggior parte degli incidenti è riconducibile a errori umani, i quali sarebbero evitabili impiegando questi nuovi mezzi. Veicoli di questo tipo infatti non sono mai troppo stanchi, distratti o in stato di ebbrezza. Inoltre, hanno un impatto positivo sulla viabilità: procedono a velocità più uniformi e la distanza di sicurezza è inferiore, perché viene a mancare il tempo di reazione. I mezzi senza conducente dischiudono altresì nuove opportunità nel trasporto merci e persone, ad esempio per i servizi on demand.
Dal 1° marzo prossimo saranno consentite tre casistiche applicative.
- In autostrada sarà possibile utilizzare un pilota automatico autostradale. Dopo averlo attivato, il conducente potrà togliere le mani dal volante e non sarà tenuto a monitorare continuamente il traffico né il veicolo stesso. Dovrà però essere pronto a riprendere il controllo del mezzo in qualsiasi momento, su richiesta (ad es. mediante segnale acustico) del sistema.
- Veicoli autonomi, ovvero senza conducente, potranno circolare su tratti specifici stabiliti dalle autorità e il loro impiego sarà interessante ad esempio per il trasporto merci e per coprire il cosiddetto «ultimo miglio» nel trasporto passeggeri. Questi veicoli dovranno essere supervisionati da un operatore in una centrale: qualora il mezzo non fosse in grado di risolvere autonomamente una determinata situazione, il sistema chiederà l’intervento dell’operatore, ad esempio per suggerire la manovra da effettuare.
- In appositi autosili contrassegnati a tal fine sarà consentito il parcheggio autonomo senza conducente
Attualmente nessun veicolo a guida automatizza è omologato per le strade svizzere.
Il pilota automatico autostradale è un dispositivo che assume il pieno controllo del mezzo in autostrada (manovre di guida, accelerazione, frenata). Il conducente però deve essere sempre pronto a subentrare, non appena il sistema lo richiede (ad es. tramite un segnale acustico). Questo significa che non è consentito alcun tipo di attività che ritardi tale azione, come leggere il giornale, mangiare, messaggiare. Inoltre il campo visivo deve essere sempre libero.
Un sistema di guida automatizzata omologato per la Svizzera (ad es. il pilota automatico autostradale) può essere attivato su tutte le autostrade del Paese.
No, finora non esiste alcun veicolo dotato di un sistema di guida automatizzata omologato in Svizzera.
Attenzione: sistemi di automazione e di assistenza non sono la stessa cosa.
I sistemi di assistenza, detti anche ADAS (ad es. il dispositivo per il mantenimento di corsia), supportano il conducente durante la guida, ma è sempre quest’ultimo ad avere il pieno comando del mezzo e a esserne responsabile. Infatti, non può togliere le mani dal volante e deve monitorare il traffico costantemente. Questo vale anche per sistemi di assistenza tecnicamente avanzati, come quello per il cambio di corsia, in grado di eseguire manovre di guida (controllo di marcia longitudinale e laterale).
Un sistema di automazione invece è in grado di sostituire il conducente, padroneggia diversi scenari di viabilità e può eseguire autonomamente tutte le manovre e l’insieme di obblighi correlati alla guida.
Ciascuna casa automobilistica deve fare omologare i propri veicoli a tal fine.
In Svizzera chiunque sia proprietario di un mezzo, a guida automatizzata o meno, deve disporre di un’assicurazione di responsabilità civile per veicoli a motore. In caso di sinistro con danni a una persona, tale assicurazione obbligatoria subentra immediatamente per coprire i costi e risarcire il danneggiato; in un secondo momento verifica di chi è la responsabilità del sinistro.
Nel caso di un incidente con un veicolo a guida automatizzata gli scenari possibili sono tre:
- se al momento del sinistro il pilota automatico autostradale era attivo, la responsabilità può essere attribuita al costruttore del veicolo;
- se il dispositivo in questione non era attivo e la persona al volante aveva il comando del mezzo, la responsabilità è di quest’ultima; l’informazione si potrà evincere dal registratore di guida a bordo del mezzo.
- se l’incidente è riconducibile a una manutenzione inadeguata del veicolo, la responsabilità potrà ricadere sul proprietario di quest’ultimo.
Con la guida automatizzata assumerà importanza la potenziale responsabilità delle case automobilistiche.
In linea di massima è responsabilità del conducente conoscere i dispositivi della propria auto e sapere come e quando possono essere utilizzati. Dal 1° luglio 2025 i sistemi di assistenza e automazione faranno anche parte dell’esame di guida teorico e pratico e in futuro rientreranno fra le tematiche affrontate durante il corso di teoria della circolazione.
Ci sono varie casistiche possibili, fra cui navette per il trasporto di persone o veicoli per effettuare consegne. I mezzi però possono circolare soltanto su determinati tratti stabiliti dai Cantoni e sono controllati a distanza da un operatore. Siccome in Svizzera non sono ancora stati autorizzati veicoli autonomi, non esistono nemmeno tratti prestabiliti dove questi ultimi possano circolare.
Ciascun mezzo autonomo mentre circola deve essere controllato da una persona. La supervisione può avvenire anche da remoto, ad esempio da una centrale operativa. Qualora il veicolo non fosse in grado di risolvere autonomamente una situazione (ad es. per la presenza di un cantiere), il sistema richiede l’intervento dell’operatore affinché quest’ultimo proponga una manovra di guida. Inoltre, deve essere garantita all’occorrenza la possibilità di comunicazione fra l’operatore e i passeggeri a bordo del mezzo.
In autosili autorizzati e contrassegnati da apposito cartello l’auto può parcheggiare da sola, purché disponga di un dispositivo omologato a tal fine. Al momento in Svizzera non esistono ancora autosili di questo tipo. Concretamente significa che il conducente scende dal veicolo in uno spazio predefinito e l’auto prosegue in autonomia verso uno stallo libero. Al ritorno è possibile «richiamare» il veicolo nello stesso punto dove lo si era lasciato, affinché quest’ultimo vi ritorni autonomamente.
Qual è la differenza fra un sistema di guida assistita e un veicolo a guida automatizzata?