Glossario e definizioni

Carsharing / Carpooling / Ridesharing

Per car sharing s’intende la condivisione di uno o più veicoli. A differenza del noleggio auto tradizionale, questa modalità consente un utilizzo per frazioni di tempo molto ridotte. Del servizio può usufruire, nella maggior parte dei casi, chi aderisce alla proposta di un operatore, a volte dietro versamento di una quota associativa.

Per car pooling o ride sharing si intende invece l’utilizzo in comune di un veicolo per un determinato itinerario. Il pieno sfruttamento di tali possibilità consente di raggruppare efficacemente modelli di domanda spesso simili, di proporre diversi allestimenti degli interni, da ufficio o intrattenimento ad esempio, nonché di ordinare e pagare il servizio tramite una app.

Alcune simulazioni realizzate negli Stati Uniti, che analizzano il potenziale (teorico) di raggruppamento della domanda di mobilità nelle zone metropolitane, evidenziano come il numero di mezzi necessari per la totalità degli spostamenti diminuirebbe addirittura del 90 per cento se si scegliessero esclusivamente veicoli a guida autonoma con queste forme di trasporto condiviso. Studi condotti dal Politecnico federale di Zurigo per la regione zurighese confermano il risultato.

Platooning

L’interconnessione di veicoli tramite un sistema di comunicazione standard consente la formazione di convogli (platooning). La distanza tra i mezzi può quindi essere ridotta al minimo e il «comando» del gruppo è affidato al veicolo di testa. Questo modello si presta sia per il trasporto di persone sia per quello di merci, anche se dal punto di vista economico sembra essere più interessante nel secondo caso. I veicoli che circolano in «plotoni» automatizzati, incontrando una resistenza dell’aria minore (effetto scia), consumano fino al 20 per cento in meno di carburante.

Mobility as a service (MaaS)

Per Mobility as a Service (MaaS) si intende un servizio di trasporto a 360 gradi. Come funziona? L’utente indica al suo «assistente personale di mobilità» la destinazione e l’ora di arrivo desiderate ed eventuali altre preferenze. L’operatore propone quindi l’itinerario porta a porta ottimale e personalizzato, tenendo conto della situazione del traffico e dei mezzi di trasporto disponibili. Può trattarsi dei mezzi più disparati, pubblici o privati, e una volta accettata la proposta il sistema effettua le prenotazioni e gli addebiti automaticamente. È pensabile che l’operatore gestisca almeno una parte della flotta di veicoli necessari. I servizi MaaS si prestano sia per il trasporto di persone sia per quello di merci.

Sharing Economy

Il concetto di sharing economy (o «economia della condivisione») indica una forma di scambio e prestito sistematico di oggetti, spazi o risorse messi appositamente a disposizione, in linea con il principio «noleggiare invece che possedere», favorito dal fiorire delle reti sociali, degli smartphone e delle app: le piattaforme elettroniche consentono di segnalare la disponibilità di un oggetto, di noleggiarlo e pagare il servizio. L’obiettivo è il riuso efficiente di oggetti e risorse. Il car sharing e il car pooling sono esempi molto diffusi di sharing economy.

Tecnologia automobilistica

I primi passi verso la guida assistita sono stati realizzati già nel XX secolo con la messa in commercio dei primi sistemi anti bloccaggio (ABS). I cosiddetti sistemi di assistenza alla guida, come il cruise control o l’assistenza al mantenimento di corsia, sono oggi ormai di serie su numerosi veicoli e costantemente aggiornati e potenziati. La combinazione di queste due modalità è il cosiddetto assistente di guida in colonna, un dispositivo semiautomatizzato, già oggi disponibile, che si attiva in situazioni di traffico rallentato: il conducente deve «solo» sorvegliare il sistema e la strada, intervenendo in caso di necessità, senza comunque mai lasciare lo sterzo.

Le grandi case automobilistiche e alcune aziende del settore IT stanno attualmente sviluppando e testando nuove tecnologie per la guida automatizzata. Una delle principali protagoniste di questa corsa è Google, che già prima del 2010 aveva testato mezzi completamente automatizzati e nel 2014 ha presentato prototipi senza volante e pedaliera realizzati secondo approcci rivoluzionari. Produttori come Tesla, Volvo o Mercedes commercializzano oggi modelli tecnicamente all’avanguardia che, in determinate circostanze, possono funzionare in modalità di automazione parziale o condizionata.