Misure dell'USTRA contro la carenza di energia elettrica
Il massimo potenziale di risparmio è costituito dall’illuminazione in galleria, grazie ai moduli a LED, destinati a sostituire gradualmente le dotazioni convenzionali della maggior parte dei tunnel entro il 2025, consentendo così un recupero fra 10 e 20 GWh all’anno.
Un’ulteriore strategia per ridurre il consumo energetico, sempre in termini di illuminazione, consiste nell’utilizzo del bianco per la verniciatura di pareti interne e di tonalità chiare per la pavimentazione, in modo da poter limitare l’intensità dei LED.
Infine, in aggiunta alle misure di contenimento, si punta a ricavare quanto possibile incrementando la produzione di elettricità.
In assenza di elettricità, le gallerie, in quanto sistemi non progettati per far fronte a interruzioni di corrente, non possono funzionare correttamente e in condizioni di sicurezza.
In caso di penuria di energia elettrica, è possibile adottare determinate misure per garantire la continuità, evitando rischi inaccettabili.
- Operatività 24 h: massima riduzione possibile dell’illuminazione, che comporta necessariamente un abbassamento dei limiti di velocità a 60/80 o 100 km/h, a seconda della galleria.
- Solo di notte: massima riduzione dell’illuminazione notturna consentita in funzione del traffico senza abbassamento dei limiti di velocità.
- Le ventilazioni dei cunicoli di sicurezza garantiscono una sovrapressione minima solo durante il giorno.
- Impianti RVC (riscaldamento, ventilazione, climatizzazione): le temperature dell’ambiente sono regolate presso le unità centrali (abbassamento di riscaldamento o raffreddamento) e la sovrapressione è ridotta al minimo.
Per quanto riguarda la ventilazione antincendio, invece, non vi sono compromessi possibili: se non è funzionante, la galleria deve essere chiusa immediatamente per motivi di sicurezza. Altrettanto vale per la ventilazione, anche in sovrapressione, dei cunicoli di sicurezza (SISto). Questi infatti sono tenuti volutamente e costantemente in sovrapressione, affinché in caso di criticità (ad es. incendio) siano privi di fumi e gas e permettano così anche l’apertura e chiusura in sicurezza delle porte di accesso per persone in fuga e servizi di soccorso
Sebbene le interruzioni di elettricità non comportino la chiusura di tratti a cielo aperto della rete stradale nazionale, nel valutare una situazione locale occorre considerare il contesto complessivo (gallerie e tracciati a cielo aperto), poiché in termini di viabilità il singolo troncone può funzionare solo in quanto elemento del sistema viario.
L’elettricità è indispensabile soprattutto per i circuiti di comando dei segnali elettronici, i sistemi per la regolazione dinamica dei limiti di velocità e segnalazione pericoli, l’infrastruttura tecnologica per la corsia dinamica e altre attrezzature per la gestione del traffico. Un’interruzione impedirebbe il telecontrollo dell’impiantistica e dunque la possibilità di intervenire direttamente sulla viabilità. Questo vale anche per l’attività della Centrale di gestione del traffico (VMZ) e delle sale operative regionali, dal momento che i sistemi in parola non possono essere gestiti manualmente.
Tecnicamente, comunque, i tratti a cielo aperto, compresi i tunnel brevi (< 300–500 m), possono rimanere aperti anche in assenza di elettricità.
Interruzioni temporanee di corrente, a livello locale o regionale, hanno ripercussioni sull’erogazione di elettricità per l’infrastruttura stradale comunale e cantonale, compromettendo l’illuminazione e il funzionamento di segnaletica alimentata a corrente, come nel caso di passaggi a livello, semafori o pannelli a matrice. Alcuni impianti sono provvisti di batterie che garantiscono una certa autonomia.
In caso di blackout, vigono le regole generali di circolazione, riassunte nella scheda in materia:
