A settembre 2015 si è scoperto che il gruppo Volkswagen (VW) aveva manipolato, ai fini dell’immatricolazione, la centralina di alcuni suoi modelli a marchio AUDI, SEAT, SKODA e VW. Grazie a un apposito software, in grado di riconoscere quando il veicolo si trovava sul banco di prova, in situazione di test le auto registravano valori delle emissioni NOx (ossidi di azoto) più bassi. Le irregolarità riguardavano unicamente vetture con motore diesel.
L’omologazione UE dei veicoli coinvolti, rilasciata dalla Motorizzazione civile tedesca (Kraftfahrt-Bundesamt, KBA), è valida in tutti i Paesi dell’Unione europea. Conformemente all’Accordo sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità (Mutual Recognition Agreement - MRA), che rientra nei Bilaterali I, le auto che ne sono in possesso devono essere ammesse alla circolazione in Svizzera. Tutti i provvedimenti destinati a ripristinare la conformità dei veicoli vanno autorizzati dall’ente che ha concesso l’omologazione. Sia gli Stati UE sia la Svizzera considerano appropriate le misure sinora approvate dal KBA.
Nel settembre del 2015 è stato lo stesso KBA a informare gli organi europei deputati che VW aveva manomesso i sistemi dei gas di scarico.
Complessivamente circa 180 000 veicoli dei marchi AUDI, SEAT, SKODA e VW.
A gennaio 2016 il KBA ha sostanzialmente approvato i provvedimenti proposti da VW per rimettere a norma le vetture manipolate. La casa automobilistica tedesca ha iniziato quindi a elaborare le misure tecniche per ogni variante di modello e a sottoporle al nulla osta dell’ente omologatore. A fine 2016 erano state approvate le misure per la maggior parte delle auto incriminate.
Poco dopo la notizia delle manipolazioni, a inizio ottobre 2015 ha disposto il divieto di nuove immatricolazioni dei modelli interessati. In Europa è stato l’unico organo di omologazione a farlo. A fine ottobre ha allentato tale divieto per i veicoli commerciali e a inizio febbraio 2016 per altri modelli del gruppo VW, ma non lo ha ancora abrogato. Lo stop alle immatricolazioni ha lo scopo di impedire che, per motivi di tutela ambientale e per non alimentare i timori dei consumatori, sulle strade svizzere circolino vetture con dispositivi truccati.
Condizione per abrogare il provvedimento è la rimessa a norma dei singoli veicoli.
Innanzitutto rimarrà in stretto contatto con il KBA. Inoltre coordinerà le operazioni di richiamo in Svizzera con il rappresentante locale del costruttore (importatore).
I veicoli già immatricolati potranno continuare a circolare, ma dovranno essere regolarizzati. Spetterà all’importatore richiamarli e ripristinarli, invitando direttamente gli interessati a recarsi presso le sedi competenti.
Il compito di perseguire penalmente i responsabili è di competenza del Ministero pubblico della Confederazione.
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