In una prima fase vengono elaborate cosiddette «carte indicative dei pericoli» per l’intera rete delle strade nazionali, da cui si evincono le zone a rischio e il genere di esposizione. Occorre rilevare e valutare le situazioni pericolose con la massima precisione e completezza possibili. Successivamente vengono fissate le misure di prevenzione, di intervento in caso di evento critico e di riparazione dei danni.
Le opere di protezione possono essere di tipo strutturale o logistico. Le prime consistono ad esempio in reti paramassi o bacini di ritenuta detriti. Una precauzione logistica è una chiusura preventiva, ad esempio in caso di rischio slavine. Decisivo per la scelta di una misura è anche il rapporto costi/benefici (analisi dei costi marginali).
I costi per la tutela delle strade nazionali dai pericoli naturali (rilevazione, analisi, lavori, manutenzione e gestione delle misure precauzionali) si contano in milioni di franchi e raggiungono mediamente ogni anno la doppia cifra, sebbene la cifra cambi a seconda che si debbano realizzare manufatti nuovi o rinnovare quelli esistenti e in quale misura.