Il 26 dicembre 2018 sopra alla Axenstrasse, nel Cantone di Uri, si staccavano vari metri cubi di roccia. Non si registravano feriti né danni alla strada, che veniva chiusa per motivi di sicurezza. Un esempio di come l’USTRA gestisce i pericoli naturali.
26 dicembre 2018, ore 7.30: la Polizia cantonale di Uri riceve la segnalazione di una caduta massi davanti al portale nord della galleria Zingel sulla N4 Axenstrasse. Non ci sono feriti.
E nonostante il distacco di circa 50 metri cubi di roccia, un volume equivalente a quello del garage di un’autovettura, né la zona di imbocco del traforo né la relativa galleria paramassi subiscono danni. Ciononostante, non potendo escludere ulteriori cadute di materiale, la Axenstrasse viene immediatamente chiusa, per ragioni di sicurezza, fra Sisikon e Flüelen.
Una volta ottenuto il via libera dai tecnici, che ne hanno verificato le condizioni di sicurezza, e ultimati i lavori di sgombero, il tratto viene riaperto al traffico.
La caduta massi sull’Axenstrasse, il 26 dicembre 2018, non è stata una sorpresa: la zona è notoriamente a rischio e la N4 è dotata di tutta una serie di opere di protezione. I servizi di pronto intervento come polizia, pompieri, Ufficio per la gestione delle strade nazionali del Cantone di Uri e USTRA sono preparati.
Sin dal mattino di Santo Stefano era presente sul posto un geologo; pertanto, nonostante la festività, è stato possibile avere rapidamente un quadro completo della situazione. Già prima di mezzogiorno i tecnici avevano ispezionato l’area dall’elicottero, concludendo che la strada poteva tornare operativa con semplici misure di protezione, non appena rimossi i detriti. Questa operazione veniva eseguita velocemente, in collaborazione con un’azienda di trasporto privata.
Alle 16.30, nove ore dopo il distacco delle rocce, la Axenstrasse era restituita alla circolazione. Questo episodio rivela come l’USTRA gestisce le situazioni di pericolo legate a fenomeni naturali.
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