Il trasporto di merci pericolose, che rappresenta un abbondante dieci per cento dell’intero traffico merci su strada, serve principalmente alla distribuzione capillare di gasolio e benzina; il resto riguarda gas infiammabili e liquefatti nonché detergenti e rifiuti.
Il settore è ampiamente disciplinato, tanto a livello internazionale (ADR) quanto nazionale (SDR): esistono norme riguardanti, per esempio, i conducenti (formazione da autista), le caratteristiche costruttive dei veicoli, la composizione e quantità delle merci, le modalità di trasporto, le strade ammesse a seconda della categoria di merci. Oltre alla responsabilità di spedizionieri e autisti sono stabiliti anche gli obblighi dei committenti ovvero delle ditte che commissionano i trasporti. Le disposizioni sono continuamente aggiornate allo stato dell’arte e agli sviluppi tecnologici grazie all’impegno degli organismi internazionali competenti, di cui fa parte anche la Svizzera, che ha quindi la facoltà di proporre modifiche in tal senso.
Nessun altro aspetto della circolazione stradale vanta un disciplinamento altrettanto articolato. Le ragioni sono ovvie – e i benefici evidenti: la percentuale di incidenti legati al trasporto di merci pericolose è minima.