Progetto pilota «Allerta code»

Descrizione e obiettivi

Quando si forma un ingorgo, aumenta il rischio di incidenti, soprattutto di tamponamenti, frequenti nei tratti stradali particolarmente trafficati. Per ridurre questo rischio, la sperimentazione «Allerta code» puntava a impiegare i dati FCD per individuare i punti di inizio e fine delle code.

Con questo test si intendeva verificare in particolare la possibilità di utilizzare i dati FCD in modo mirato e in tempo reale per avvisare gli utenti prima che si ritrovassero bloccati in un ingorgo. La prima fase del progetto, avviato a dicembre 2021, prevedeva l’ideazione, la realizzazione e la successiva sperimentazione in situazioni concrete di un sistema pilota per il trasferimento dei dati FCD agli altri automobilisti sotto forma di notifiche.

I test in condizioni reali sono stati svolti sulla A2 e sulla A18 nella regione di Basilea tra agosto e novembre 2022, prendendo in esame oltre 4000 percorsi su strade frequentemente congestionate, con la partecipazione di utenti che hanno condiviso su base volontaria i dati FCD dei loro viaggi, verificati mediante i consueti strumenti di registrazione delle code (stazioni di rilevamento sulle autostrade, videocamere ecc.).

Risultati

I dati FCD disponibili per i tratti della A2 e della A18 esaminati hanno consentito di raggiungere un tasso di penetrazione medio tra il 3 e il 5 per cento, dunque una copertura spesso ancora troppo esigua per poter ricavare risultati sufficientemente affidabili sulla cui base lanciare un’allerta code. Occorre tuttavia tenere presente l’emergere di un mercato di FCD grezzi, che in futuro aumenterà la quantità di dati a disposizione.

Inoltre, i tempi di latenza tra la creazione dei dati a livello di veicolo di origine e la loro trasmissione all’USTRA sono ancora troppo elevati per un’applicazione in tempo reale. Affinché si possa commercializzare uno strumento veramente utile per avvertire gli utenti della presenza di ingorghi, è necessario che la latenza non superi i 60 secondi, mentre nel progetto pilota questo intervallo oscillava tra 15 minuti e 2 ore.

Gli esiti mostrano che i tempi non sono ancora maturi per altri progetti pilota nel settore. La sperimentazione ha tuttavia permesso di allacciare contatti importanti con i fornitori di dati FCD, identificare le esigenze in materia di interfacce organizzative e tecniche, raccogliere esperienze sul trattamento dei dati FCD e acquisire conoscenze sulla rilevanza di tali dati, creando così una solida base di partenza per un loro utilizzo futuro in varie attività dell’USTRA.

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