Per poter circolare, automobili e motoveicoli devono rispettare determinati valori limite di rumorosità, disciplinati nel codice stradale svizzero (ordinanza concernente le esigenze tecniche per i veicoli stradali, OETV) e, grazie agli accordi bilaterali, uniformi con quelli in vigore a livello europeo.
Le disposizioni in materia vengono costantemente aggiornate al fine di rendere i veicoli più silenziosi. I valori limite prescritti al momento dell’immatricolazione devono essere rispettati per l’intero ciclo di vita del mezzo. Ciò significa che le norme attualmente in vigore per i veicoli nuovi non hanno effetto retroattivo e non si applicano a quelli più datati.
Accanto ai requisiti tecnici, anche le norme della circolazione relative al corretto utilizzo dei veicoli a motore contribuiscono a ridurre le emissioni sonore. Il codice stradale vieta infatti ai conducenti qualsiasi suono molesto evitabile: è ad esempio vietato far girare il motore a regime elevato a vuoto o inserendo marce basse, nonché accelerare troppo rapidamente alla partenza. Non è consentito nemmeno effettuare continuamente giri vani nei centri abitati: chiunque provochi rumore evitabile con il proprio veicolo può essere denunciato.
Anche le modifiche illegali dei mezzi sono fonte di rumore inutile e di conseguenza punibili; per togliere dalla circolazione i veicoli truccati, le autorità cantonali effettuano regolarmente controlli su strada.
Domande frequenti (FAQ) sui veicoli rumorosi
Le domande frequenti si riferiscono ad autovetture e motoveicoli (rispettivamente categorie UE M1 e L3). Se non diversamente specificato, le risposte valgono per entrambe le classi.
Si tratta soprattutto di motoveicoli, auto sportive e veicoli modificati illegalmente.
Sì. I picchi di rumore eccessivi causati dal traffico stradale sono spesso dovuti allo stile di guida e si possono evitare con un andamento moderato e costante.
Oltre alle disposizioni relative ai veicoli, il diritto svizzero contiene anche norme che ne disciplinano il corretto utilizzo. Il codice della strada impone ai conducenti di veicoli a motore di astenersi da qualsiasi rumore molesto evitabile. È vietato, ad esempio, far girare il motore a regime elevato a vuoto o a marce basse o accelerare troppo rapidamente alla partenza. Non è consentito nemmeno effettuare continuamente giri vani nei centri abitati. Chiunque cagioni rumore inutile con il proprio veicolo può essere denunciato. È prevista una sanzione anche per chi apporta modifiche illegali al mezzo. Le norme pertinenti sono contenute nella legge federale sulla circolazione stradale (Art. 42 cpv. 1 LCStr; RS 741.01), nell’ordinanza sulle norme della circolazione stradale (Art. 33 ONC; RS 741.11) e nell’ordinanza concernente le esigenze tecniche per i veicoli stradali (Art. 53 cpv. 4 e art. 219 cpv. 2 OETV; RS 741.41). Spetta ai Cantoni controllare e attuare le prescrizioni vigenti.
Per essere immatricolati e autorizzati a circolare su strade pubbliche, i veicoli devono rispettare diversi requisiti, tra cui i limiti per le emissioni sonore. I valori e le procedure di controllo sono stabiliti nell’ordinanza concernente le esigenze tecniche per i veicoli stradali (OETV). Le norme sono conformi a quelle in vigore a livello europeo, alle quali la Svizzera è vincolata da accordi bilaterali con l’UE.
Per ottenere l’immatricolazione, un’autovettura o un motoveicolo deve possedere un’omologazione (UE) o un certificato di conformità (CoC) oppure essere verificato e approvato individualmente. L’omologazione o il CoC attestano il rispetto delle prescrizioni sulle emissioni foniche. Un requisito essenziale in tutti e tre i casi citati è la misurazione del rumore con il veicolo in marcia, in condizioni ben precise ed eseguita non ovunque ma solo presso specifici impianti di prova. Le prescrizioni vigenti non consentono più l’impiego di dispositivi (p. es. sistemi a valvola) aventi come unico scopo quello di rendere il veicolo più rumoroso.
Oltre ai valori limite, vige un divieto generale di eseguire interventi volti ad aumentare inutilmente il rumore. Esistono anche disposizioni riguardanti i componenti, come le marmitte modificate. I silenziatori di ricambio, ad esempio, devono essere omologati e avere la medesima efficacia di quelli originali (Art. 53 OETV; RS 741.41). La conformità di un veicolo alle disposizioni in vigore viene verificata, tra l’altro, in occasione del controllo periodico.
Il concetto di rumorosità dipende fortemente dalla percezione personale. Inoltre, lo stile di guida può fare la differenza.
Numerosi regolamenti dell’ONU e atti dell’UE disciplinano la procedura di verifica e prescrivono limiti precisi per le emissioni sonore. Solo i veicoli che adempiono a tali requisiti possono ottenere l’omologazione (oppure un CoC o l’approvazione individuale). Sulla base di accordi internazionali, la Svizzera è obbligata a immatricolare senza ulteriori esami i veicoli muniti di specifiche attestazioni (omologazione UE o CoC), anche se ritenuti troppo «rumorosi».
Oltre a questo, soprattutto i motoveicoli possono risultare più rumorosi su strada che sul banco di prova: anche quelli che rispettano tutte le prescrizioni durante la procedura di verifica (che attualmente copre solo l’intervallo di velocità compreso tra i 20 e gli 80 km/h) possono produrre molti più decibel in situazioni di guida reale.
La normativa in materia di rumore è stata sviluppata e inasprita negli ultimi anni. I requisiti più severi non hanno però effetto retroattivo, cosicché ai veicoli più datati si applicano ancora limiti e prescrizioni di misurazione più «blandi». Nel 2016 si è dato un giro di vite ai criteri del ciclo di prova (un programma di verifica predefinito), come pure all’omologazione delle valvole di scarico elettroniche, eliminando ogni scappatoia legale: se il loro unico scopo è rendere il veicolo più rumoroso, sono vietate. Le norme applicabili alle nuove omologazioni sono state introdotte in Svizzera nel 2016, contemporaneamente all’UE. I veicoli omologati ora sono più silenziosi su intervalli di velocità più ampi.
Sì. Le regole internazionali prevedono, dal 2024, un abbassamento di 2 dB(A) del valore limite per i nuovi tipi di veicoli della classe M1 (autovetture). Per quelli della classe L3 (motoveicoli), dal 2023 le condizioni per il superamento del controllo («additional sound emission provisions», ASEP) saranno più rigorose e prevedranno, tra l’altro, un più ampio intervallo di rilevamenti (non più tra i 20 e gli 80 km/h ma tra i 10 e i 100 km/h). Gli organi di controllo avranno anche la possibilità di definire e testare punti di misurazione casuali (una data velocità all’interno dell’intervallo, una certa accelerazione, un preciso momento ecc.).
No. Le nuove disposizioni, più rigide, non si applicano retroattivamente ai veicoli già in circolazione: quelli vecchi e rumorosi scompariranno di scena alla fine del loro ciclo di vita.
Si applicano le norme (valori limite, condizioni di misurazione ecc.) valide alla data di importazione in Svizzera (data del timbro doganale), a partire dalla quale il veicolo può essere immatricolato in qualsiasi momento.
La procedura per il rilascio dell’omologazione o del CoC o per l’ammissione alla circolazione prevede un valore limite vincolante soltanto per la misurazione del rumore con il veicolo in marcia, durante la quale si simula – a condizioni ben precise – una situazione di guida. Attualmente per le autovetture è di 75 dB(A), mentre per i motoveicoli dipende dalla cilindrata: fino a 80 cm3 75 dB(A), fino a 175 cm3 77 dB(A), oltre 175 cm3 80 dB(A).
Le procedure di misurazione da applicare a seconda del veicolo sono stabilite in dettagliati regolamenti ONU e UE. L’ordinanza concernente le esigenze tecniche per i veicoli stradali (OETV) contiene, nei suoi allegati, i rimandi ai vari atti normativi applicabili.
Le valvole possono fare parte di una determinata tecnologia che i costruttori, sfruttando le lacune giuridiche delle vecchie disposizioni, utilizzavano per ottenere risultati migliori nei cicli di prova: venivano infatti installati impianti di regolazione che chiudevano le valvole durante i controlli, facendo superare la prova di misurazione con il veicolo in marcia. Le «nuove» norme vietano proprio tali sistemi, se il loro unico scopo è generare più rumore.
Sì. Le prescrizioni attuali non impediscono al costruttore del veicolo di offrire diversi programmi di guida (p. es. «sportiva», «comfort» ecc.) che ne influenzano anche la rumorosità, ad esempio tramite valvole di scarico. Viene imposto, tuttavia, che le valvole si attivino non solo durante la procedura di verifica ma anche nella circolazione normale, e che il veicolo sia conforme alle prescrizioni in tutti i programmi selezionabili.
In linea di principio sì, purché i sistemi siano conformi e vengano in ogni caso rispettate le norme della circolazione stradale, compreso il divieto di rumore molesto evitabile – soprattutto nei quartieri abitati, nei luoghi di riposo e di notte.
Durante un controllo su strada, solitamente la polizia esegue un accertamento preliminare posizionando un microfono a 50 centimetri dallo scappamento (a veicolo fermo). Il valore misurato viene confrontato con quello di riferimento riportato nella scheda di omologazione, nel certificato di conformità UE (CoC) o nella licenza di circolazione. Eventuali divergenze sono indizio di rumorosità eccessiva. Poiché durante un controllo in loco la polizia non dispone dei sofisticati strumenti tecnici per misurare il rumore con il veicolo in marcia, il detentore del mezzo viene invitato a presentarsi presso l’ufficio della circolazione competente, il quale eseguirà la misurazione o ne incaricherà un organo di controllo autorizzato.