L’obiettivo è quello di ridurre ulteriormente il rischio di incidente tra neopatentati. Chi desidera ottenere la licenza per allievo conducente prima del 20° compleanno dovrà attendere dodici mesi per poter sostenere l’esame pratico. Una volta superato l’esame il rischio di incidente diminuisce in modo inversamente proporzionale al numero di esercitazioni accompagnate effettuate. La licenza per allievo conducente è ottenibile già a 17 anni per non dover innalzare l’età minima per l’ammissione all’esame pratico.
Rilascio della licenza per allievo conducente della categoria B a 17enni
In altri Paesi, come Svezia, Austria e Germania, sono stati applicati modelli simili di efficacia dimostrata, pur avendo ciascuno caratteristiche proprie.
Intendiamo valutare scientificamente l’impatto della modifica e apportare eventuali miglioramenti ulteriori.
Non più. Si trattava di un caso penalizzante che non era stato considerato. Nel frattempo la disposizione transitoria inerente alla nuova normativa è stata completata: a partire dal 1° gennaio 2021, i nati nel 2003 potranno richiedere la licenza per allievo conducente a 17 anni e, se la ottengono nel corso dello stesso anno, potranno sostenere l’esame pratico al raggiungimento della maggiore età, quindi anche se possiedono tale documento da meno di un anno.
Gli aspiranti automobilisti della classe 2003 che ottengono la licenza per allievo conducente nel 2022 o dopo sono tenuti invece a completare l’apprendimento di un anno.
I nati nel 2002 che vogliono evitarlo devono ottenere la licenza per allievo conducente nel 2020.
L’attività dei maestri conducenti è svolta a titolo professionale: devono pertanto soddisfare requisiti più elevati. Gli aspiranti conducenti che seguono una formazione di guida presso uno sconosciuto devono infatti poter presupporre un determinato livello di qualità garantito dalle istituzioni statali.
Gli allievi conducenti possono esercitarsi su autostrade e semiautostrade soltanto quando sono pronti per l’esame pratico, vale a dire quando hanno raggiunto un livello tale da avere buone probabilità di superarlo. Compete all’accompagnatore o all’istruttore di guida valutarne il grado di preparazione.
Un’unica giornata di formazione complementare nel periodo di prova
La riduzione della formazione complementare a una singola giornata entra in vigore il 1° gennaio 2020.
Chi è in possesso di una licenza in prova che scade dopo il 1º gennaio 2020 deve frequentare solamente la giornata di formazione complementare ai sensi del nuovo diritto, oppure attestare la partecipazione alla prima giornata di corso secondo il diritto previgente per ottenere la patente definitiva.
Se la licenza scade prima del 2020 occorre invece frequentare entrambi i corsi.
Chi non volesse partecipare alla seconda giornata formativa (cosa che sconsigliamo) può attendere la scadenza della licenza di condurre in prova e richiedere quella definitiva nel 2020.
È importante ricordare che nell’intervallo tra scadenza della licenza in prova e ottenimento della patente definitiva non si è autorizzati alla guida. Le violazioni sono perseguibili penalmente.
La frenata a fondo e la guida ecocompatibile ed efficiente sul piano energetico sono contenuti prescritti. Le modalità di insegnamento pratico delle nozioni sui principali fattori di incidenti sono lasciate alla libera scelta dei formatori.
Non ci sono differenze. Mancando spesso le occasioni, in condizioni di guida reali e durante l’esame pratico, per effettuare la frenata d’emergenza, occorre attribuire maggiore importanza a questa manovra nella seconda fase di formazione.
Possono guidare, ma con la consapevolezza di rischiare una multa di 300.- franchi a ogni controllo.
Verificando la data di rilascio della patente di guida.
Dipende dal numero di partecipanti, ciascun gruppo richiede infatti un numero di istruttori tale da consentire lo svolgimento in sicurezza della formazione complementare e il raggiungimento degli obiettivi.
Sì, occorre richiedere l’autorizzazione in parola presso l’ufficio della circolazione del proprio Cantone di domicilio.
Abolizione del vincolo del cambio automatico
È un tassello della Strategia energetica 2050 che, nel quadro della roadmap mobilità elettrica, vuole aumentare l’attrattiva delle auto elettriche.
I conducenti devono costantemente padroneggiare il veicolo, in modo da potersi conformare ai loro doveri di prudenza.
La categoria B include già oggi una varietà di veicoli (auto da città a due posti, scuolabus a nove posti, furgoni di 3,5 tonnellate, auto sportive con velocità massima oltre i 300 km/h), per i quali sarebbe raccomandata un’introduzione o una formazione specifica. Lo stesso vale per i veicoli con cambio manuale.
Il timore che l’abolizione del vincolo del cambio automatico possa avere un impatto sulla sicurezza stradale è a nostro parere infondato. Essenziale per una guida priva di incidenti non è tanto il sapersi destreggiare con marce e frizione, bensì uno stile di guida attento, difensivo e rispettoso.
Nessun’agevolazione per veicoli a motore pesanti
In base ai risultati della consultazione si è deciso di adottare precipitosamente singole proposte di modifica e di rimandarne altre a un secondo momento. Tra le ultime rientrano le agevolazioni per la guida di determinati veicoli a motore pesanti, come i mezzi del servizio antincendio o i furgoni elettrici.
Modifiche per la categoria A1 (motoveicoli di cilindrata fino a 125 cm3)
Sì. Per aumentare la sicurezza stradale però dal 1° gennaio 2021 passeranno da otto a dodici le di formazione pratica di base.
Sì. Dal 1° gennaio 2021 tutti gli aspiranti motociclisti dovranno frequentare dodici ore di formazione pratica di base, ma solo per ottenere la prima patente.
Verificando la data di nascita sulla patente di guida.
Modifiche per la categoria BE
Il peso totale della combinazione di veicoli deve superare i 3500 kg.
Onde evitare un onere eccessivo, il 18 gennaio 2019 l’USTRA ha emanato delle istruzioni concernenti i veicoli per gli esami di guida della categoria BE secondo la quale i titolari di una licenza per allievo conducente di categoria BE rilasciata prima del 1° febbraio 2019 possono sostenere l’esame pratico della stessa categoria anche con una combinazione di veicoli secondo il diritto previgente.
Nel caso di un rimorchio normale (con timone) si addiziona il peso totale del veicolo trattore e quello del rimorchio.
Nel caso di un autoarticolato si addiziona il peso totale del trattore a sella e quello del semirimorchio. Dal risultato ottenuto occorre sottrarre il carico della sella d’appoggio del trattore a sella, che verrebbe altrimenti contato due volte.
A determinare i pesi totali e il carico della sella d’appoggio sono le informazioni riportate sulle licenze di circolazione.
Esame pratico di conducente
Le prescrizioni sono emanate dalla Confederazione e attuate dai Cantoni. L’uniformità attuativa sarebbe giustificata da specificità locali congruenti: in una regione rurale come il canton Uri, per esempio, l’esame pratico non potrà infatti mai svolgersi come nella città di Zurigo.
Formazione ed esami: durata di validità illimitata
Non per forza. Nella formazione professionale, ad esempio, praticamente tutti i corsi e gli attestati valgono a tempo indeterminato.
Si applicano le limitazioni di validità previste dal diritto vigente.