«Infrastrutture funzionanti tengono più unito il Paese»

Berna, 03.07.2023 - L’apertura ufficiale della terza corsia della nuova canna del tunnel del Gubrist, alla presenza del consigliere federale Albert Rösti, della consigliera di Stato del Cantone di Zurigo Carmen Walker Späh, del consigliere municipale di Zurigo Michael Baumer e delle comunità di Regensdorf e Weiningen, consegna al passato uno storico collo di bottiglia della rete dei trasporti elvetica.

Le strade nazionali sono la colonna portante della viabilità stradale svizzera: benché rappresentino circa il 3 per cento appena dell’intero sistema viario del Paese, assorbono più del 40 per cento della mobilità di persone e oltre il 70 per cento del trasporto merci. «La disponibilità di strade nazionali efficienti riduce il traffico di attraversamento nei centri abitati e rende possibile crescita economica e prosperità. Una funzione che la rete deve assolvere anche negli anni a venire», ha dichiarato il consigliere federale e ministro dei trasporti Albert Rösti in occasione della cerimonia di inaugurazione del terzo fornice della galleria del Gubrist, davanti a circa 200 invitati. Per poter mantenere questo impegno anche in futuro, è indispensabile intervenire con potenziamenti mirati come quelli realizzati al Gubrist, dove «si costruisce la mobilità di domani». È una grande responsabilità che ci assumiamo insieme per la conservazione delle nostre vie di comunicazione «e il Gubrist in quanto parte della A1, il più importante asse ovest-est del territorio nazionale, è un’opera che tiene unito il nostro Paese».

Importanza strategica per la regione e la città di Zurigo

«L’apertura della terza canna del Gubrist renderà la circolazione in direzione di Berna e Lucerna molto più scorrevole: un sollievo per gli automobilisti e un bene per l’economia del nostro Paese», afferma Carmen Walker Späh, consigliera di Stato e direttrice Divisione Economia del Cantone di Zurigo. Anche per Michael Baumer, consigliere municipale a capo del Dipartimento Attività industriali della Città di Zurigo, l’ampliamento della circonvallazione nord è un traguardo fondamentale: «È importante che le infrastrutture all’interno e attorno alla città si sviluppino di pari passo con la crescita demografica ed economica, decongestionando il centro e aprendo la strada a una mobilità efficiente e sostenibile per tutta la popolazione».

Respiro per i villaggi della zona

I rappresentanti dei Comuni di Regensdorf e Weiningen presenti all’inaugurazione hanno parlato di un «momento storico per le comunità e la regione», sottolineando come il potenziamento al Gubrist ridurrà gli spostamenti alternativi verso la viabilità ordinaria e quindi, secondo Stefan Marty, «renderà più sicure le nostre strade». Il suo omologo Mario Okle, sindaco di Weiningen, ha ribadito la buona collaborazione maturata nei lunghi anni di questo progetto: «Lo scambio con le autorità cantonali e federali è decisamente migliorato».

Reti di trasporto solide

La circonvallazione nord di Zurigo potenziata con la terza canna al Gubrist è anche un esempio della necessità di disporre di una salda rete primaria di grandi arterie. Senza questo intervento, la prevista ristrutturazione integrale dei fornici esistenti avrebbe richiesto inevitabilmente di procedere a chiusure sul tratto per ben due anni, uno scenario impensabile per la regione.

Conclusione dei lavori entro fine 2027

Occorrerà pazientare ancora prima di vedere il traffico circolare infine sulle sette corsie totali (tre in direzione Berna/Basilea/Lucerna/Coira e quattro in direzione San Gallo/Aeroporto di Zurigo). Gli interventi di risanamento dei due vecchi trafori sono già iniziati e dovrebbero concludersi a fine 2027.

L’opera in cifre

Con oltre 120 000 veicoli al giorno, la tangenziale nord di Zurigo è uno dei tratti stradali più trafficati della Svizzera. I lavori per la terza canna iniziarono nel 2001 e la costruzione vera e propria nel 2016. Complessivamente, i costi ammontano a 1,550 miliardi di franchi, di cui 612 milioni destinati alla manutenzione (ristrutturazione dei fornici esistenti, manutenzione delle attuali infrastrutture stradali e rinnovo dell’impiantistica di esercizio e sicurezza). Il progetto ha coinvolto quasi una quarantina di aziende diverse.


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