La saturazione delle strade nazionali sposta il traffico verso la rete secondaria

Berna, 11.06.2018 - Aumenta ancora il numero delle ore di coda, con diversi tratti della rete delle strade nazionali regolarmente oltre la soglia di saturazione: è quanto emerge dai dati dello scorso anno presentati nel Rapporto sulla viabilità dell’Ufficio federale delle strade (USTRA). Nove ore di coda su dieci sono state determinate da problemi di capacità e per la prima volta, conseguenza indesiderata, la rete secondaria ha registrato un aumento di traffico superiore a quello delle strade nazionali. Per fluidificare la circolazione l’USTRA punta su potenziamenti di capacità mirati, corsie di emergenza dinamiche e misure di gestione del traffico. Fortunatamente continuano a scendere le ore di coda per cantieri.

Nel 2017 il totale rilevato dei chilometri percorsi sulle strade nazionali è aumentato del 2%, a fronte di un +2,4% del 2016. La percorrenza totale è stata quindi di 27,68 miliardi di chilometri, pari a oltre 67 500 volte la distanza fra la terra e la luna. Più del 40% dell’intero trasporto su gomma svizzero si è svolto sulle strade nazionali, con un dato che sale addirittura al 70% se si considera il solo settore merci, sebbene la rete rappresenti non oltre il 2,5% circa dell’intera infrastruttura viaria del Paese.

Lo scorso anno quindi, per la prima volta, la quota di traffico assorbita dalle strade nazionali è diminuita, mentre il resto della rete viaria ha registrato una crescita. Tale andamento è indice del fatto che negli agglomerati molti tratti di strada nazionale hanno raggiunto il limite di saturazione e la conseguenza, indesiderata, è che il traffico si sposta sulle strade cantonali e urbane.

Potenziamento mirato e migliore gestione del traffico

Per garantire la scorrevolezza sulle strade nazionali e ridurre le ore di coda, l’USTRA ha da un lato attivato un piano di interventi mirati, nel quadro del Programma di sviluppo strategico (PROSTRA), e dall’altro punta a sfruttare meglio l’infrastruttura esistente. A questo si affiancano iniziative dei Cantoni inserite nei programmi d’agglomerato, con progetti per ottimizzare le interfacce fra le diverse reti. Obiettivo di tali misure è migliorare le condizioni di viabilità e la prevedibilità dei tempi di percorrenza sulle strade nazionali.

Nell’ambito del PROSTRA l’USTRA promuove oltre 30 progetti finalizzati al decongestionamento. Con l’Orizzonte realizzativo 2030 la Confederazione intende investire oltre 13 miliardi di franchi, che diventeranno in totale oltre 28 miliardi fino al 2040. Dei progetti PROSTRA fanno parte, fra gli altri, il potenziamento della tangenziale nord di Zurigo (autostrada A1, in via di realizzazione), la A1 presso Crissier VD (progetto esecutivo) o la realizzazione della terza corsia della A1 fra Härkingen e Luterbach (progetto esecutivo).

L’USTRA punta inoltre sulla corsia di emergenza dinamica, cioè sulla conversione temporanea in corsia di marcia supplementare. Vari progetti hanno raggiunto un notevole stato di avanzamento: fra questi gli interventi a Winterthur (A1), nell’area di Losanna (A1/A9) e a Berna (A6/Ostring). Ove opportuno sono state inoltre prolungate le corsie di ingresso e di uscita in corrispondenza degli svincoli.

La rete delle strade nazionali esistente può essere inoltre sfruttata meglio ricorrendo a misure supplementari di gestione del traffico. A questo scopo, nell’autunno del 2017, sui tratti fortemente trafficati fra Muri e Thun (autostrada A6) e fra lo svincolo di Buchrain e la diramazione di Rütihof (autostrada A14), sono stati installati impianti per la regolazione flessibile dei limiti di velocità, con cui la Centrale nazionale di gestione del traffico può intervenire direttamente, in funzione dei flussi veicolari, prima che si formi una coda.

Sgombero più rapido di aree interessate da incidenti

In collaborazione con la polizia cantonale di Argovia, l’USTRA ha dato corso a un progetto pilota per sperimentare un ripristino più tempestivo delle aree interessate da incidenti e, date le positive esperienze, l’iniziativa sarà estesa anche agli altri Cantoni. Il piano, inteso a sensibilizzare le parti coinvolte sulla possibilità di prevenire gli ingorghi velocizzando le operazioni di sgombero, prevede un miglior coordinamento e una più efficiente collaborazione fra le forze in campo.

Il contributo degli utenti

Anche i pannelli a messaggio variabile contribuiscono a mantenere scorrevole il traffico: la marcia costante in corsia di sorpasso e il mancato rispetto delle distanze di sicurezza frenano la circolazione e favoriscono gli incolonnamenti. Lo stesso vale per la titubanza con cui spesso si forma il corridoio di emergenza per i veicoli di pronto intervento. Da inizio 2017 l’USTRA utilizza i pannelli a messaggio variabile per fornire agli utenti consigli di comportamento, poiché con uno stile di guida adeguato possono contribuire a fluidificare la circolazione.

Misure sulle strade cantonali

Affinché la rete delle strade nazionali possa continuare a svolgere la propria importante opera di drenaggio negli agglomerati, oltre agli interventi di potenziamento e al miglioramento continuo della gestione del traffico sono necessarie misure sulla rete viaria secondaria, in particolare in corrispondenza degli svincoli. Un traffico rallentato in uscita è corresponsabile dell’aumento degli ingorghi sulle strade nazionali, che a loro volta portano gli utenti a evitare l’autostrada e a optare maggiormente per la rete viaria subordinata. Anche i Cantoni sono chiamati a intervenire per riportare gli utenti sulla rete nazionale: con i programmi d’agglomerato dispongono certamente di validi strumenti a tale scopo.

Nel 2017 praticamente nessuna coda per cantiere

Sulla rete delle strade nazionali sono state registrate complessivamente 25 853 ore di coda, con un incremento del 7,4% rispetto al 2016, quando l’aumento fu del 5,4%. La causa più frequente degli ingorghi resta di gran lunga il traffico intenso, con 22 949 ore, pari all’89% di tutte le rilevazioni. In aumento del 3,5% anche le code per incidente, che sono salite da 2420 a 2504 ore.

Al contrario è proseguito il trend al ribasso delle code per cantiere, che sono scese ancora di un terzo a 236 ore, pari a meno dell’1% del totale. Gli sforzi dell’USTRA di svolgere prevalentemente i lavori durante i periodi di minor traffico stanno dando i loro frutti. Salvo le fasce orarie marginali, gli interventi vengono eseguiti senza chiudere alcuna corsia di marcia.

Prosegue il fenomeno rilevato nel 2016, che evidenzia un trasferimento geografico degli incolonnamenti dalla regione di Zurigo verso la Svizzera occidentale. Di nuovo, sono fortemente cresciute le ore di coda nella Svizzera francese, in particolare lungo la circonvallazione di Losanna. Nella regione del Baregg la situazione è rimasta invariata, dopo che nel 2016 era stato registrato un calo.


Per informazioni

Servizio stampa dell’Ufficio federale delle strade USTRA
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