Via libera al progetto generale della galleria sotto il Reno di Basilea

Berna, 11.11.2020 - Nella seduta dell’11 novembre 2020 il Consiglio federale ha approvato il progetto generale del Rheintunnel Basel, finalizzato a decongestionare la A2/A3 tra le diramazioni di Hagnau e Wiese, un collo di bottiglia con frequenti disagi. Circa 2,35 miliardi di franchi i costi; inizio dei lavori previsto per il 2029.

Sulla tangenziale est di Basilea tra Hagnau e Wiese si verificano spesso code e incidenti; di conseguenza, il traffico si sposta sulla rete stradale cittadina. Il Rheintunnel rientra perciò nel Programma di sviluppo strategico strade nazionali (PROSTRA) 2030, con l’obiettivo di mantenere la viabilità sull’autostrada, sgravare la rete cittadina e migliorare la sicurezza stradale. Inoltre, in caso di disagi l’opera offrirà un’alternativa alla tangenziale per la circolazione di transito.

Il tunnel sarà costituito da due canne unidirezionali, ciascuna a doppia corsia: quella in direzione nord inizierà all’altezza dello svincolo di Birsfelden, e in corrispondenza dell’omonimo raccordo autostradale sarà realizzata una corsia supplementare per carreggiata. La galleria terminerà a nord della stazione di Badischer Bahnhof, dove si allaccia ai ponti esistenti in direzione di Francia e Germania. In provenienza dalla Francia l’accesso al tunnel dalla tangenziale nord dell’A3 avverrà tramite l’uscita di Klybeck, costruita contestualmente alla tangenziale nei pressi del ponte Dreirosenbrücke e mai entrata in funzione. Sul tratto dalla Germania verrà invece aggiunta una rampa di uscita al ponte confinario sulla tangenziale est dell’A2.

Copertura presso Muttenz

Particolare attenzione riveste il tema dell’ambiente: è ad esempio prevista la copertura dei raccordi con la A18 e del tratto lungo la zona industriale di Freuler a Muttenz; inoltre, la pavimentazione e i rivestimenti saranno realizzati con sistemi fonoassorbenti e insonorizzanti.

L’opera richiederà circa 10 anni; l’avvio dei lavori, previsto per il 2029, dipenderà dal grado di priorità assegnato dal Parlamento agli interventi di ampliamento nel quadro del PROSTRA 2022, nonché dall’iter di rilascio dell’autorizzazione. I costi del progetto della Confederazione ammontano a circa 2,35 miliardi di franchi.


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